Dio considera il modo in cui le cose vengono fatte tanto importante quanto le cose stesse che si fanno. Il fratello maggiore della parabola dei due figli (quella generalmente detta del “figlio prodigo”) poteva vantarsi di aver servito il padre “da tanti anni” e di non avere mai trasgredito uno solo dei suoi ordini (Cfr. Lc. 15:29), eppure, nonostante la sua “ubbidienza”, non volle entrare nella gioia della festa della salvezza. Anzi fu proprio l’orgoglio generato dai suoi meriti presunti a tenerlo fuori e lontano dalla comunione con il Padre e con il resto della famiglia.
Gesù, insegnandoci a pregare, “Padre nostro… sia fatta la tua volontà”, ci mostra che Dio vuole la nostra ubbidienza, ma la seconda parte della richiesta, che è: “come in cielo, così in terra”, ci rivela che il modo in cui ubbidiamo ai suoi comandamenti è tanto importante quanto il fatto che li osserviamo.
Purtroppo, fino a oggi, la terra è ancora il luogo in cui la volontà di Dio viene negata, contraddetta e contrastata. Gli uomini antepongono la “loro volontà” a quella che Dio ha rivelato nella legge morale e in tutta la Scrittura.
Perfino coloro che credono in Dio e che lo amano sono difettosi nella loro ubbidienza e, fino a ora, la volontà di Dio non è fatta sulla terra così come è fatta in cielo, dove gli angeli santi ed eletti lo servono con ardore, prontezza e combattendo le battaglie spirituali in favore di coloro che devono ottenere la salvezza.
Ma questa preghiera esprime anche la continua e fervente richiesta del compimento della speranza cristiana. Infatti, essa ci proietta nel futuro glorioso che attende la chiesa e nell’epoca in cui, come ci è stato promesso, cielo e terra saranno tutt’uno.
Quando il nome di Dio sarà santificato in terra come lo è in cielo, il suo regno sarà venuto con potenza e gloria e sarà eliminata l’ultima sacca di resistenza dalla faccia della terra.
Quando ogni angolo del pianeta sarà illuminato dalla gloria di Dio, ogni vetta sarà raggiunta dallo splendore del Redentore e ogni abisso sarà colmato dalla presenza del Signore.
Questa preghiera ci fa sognare e presagire il tempo in cui non solo i corpi celesti, mossi dalle leggi della fisica stabilite nel principio dal Creatore, ubbidiranno perfettamente alla sua volontà, ma in cui ogni cosa e ogni essere vivente saranno felicemente, gioiosamente, prontamente e sinceramente impegnati al massimo delle proprie facoltà e in modo esclusivo a ubbidire a Dio, godendo nel contemplarlo e nel servirlo in comunione con tutti i suoi santi.
Questa è la preghiera del compimento della speranza cristiana e questa speranza è l’àncora dell’anima che ci fornisce le giuste motivazioni per il servizio fedele, che ci dà una corretta prospettiva circa i beni e le ricchezze di questo mondo e ci fa focalizzare sui beni che non periranno mai, che ci consente di resistere e sopportare le prove della vita, che ci conforta nei lutti e nelle perdite e che può farci conoscere la gioia profonda dell’anima anche nei momenti più bui della nostra esistenza.
La volontà di Dio sia fatta.
Si ubbidisca e si glorifichi Dio in modo supremo!
La volontà di Dio sia fatta in terra.
Si conoscano in terra la vera gloria e la vera bellezza divine!
La volontà di Dio sia fatta in terra com’è fatta in cielo.
Sia trasfigurata questa terra e divenga, in tutto e per tutto, il cielo!