Nel 1988/89 ero un giovane studente dell’Istituto Biblico Italiano quando volli aderire alla campagna di prevendita della ristampa anastatica della Bibbia del Diodati del 1641. Si trattava di un’edizione di pregio che, all’epoca, mi costò un’enormità (se ricordo bene 150.000 lire).
Eppure credo che sia stato uno dei migliori investimenti della mia vita. Non solo perché è un libro, ma perché è il Libro e perché, oltre a poter leggere le note a margine di Giovanni Diodati (1576-1649) che, spesso, sono di grande valore (Diodati è stato un linguista geniale!), è l’opera di un grande italiano che non solo fu un devoto pastore e accademico, ma anche un notevole poeta.
Alla fine vi è la traduzione dei Salmi messi in rima.
Vi regalo il primo. Parla della vera felicità! Quella di cui, per sola grazia, godono i figli del Dio Altissimo.
Sì, a volte la felicità corre sul ritmo degli endecasillabi!
S A L M O I.
Beato l’uom che, dietro la ria scorta
Del consiglio degli empi, orma non preme.
E ne la via dal ciel smarrita, e torta,
Co’ peccatori non si ferma insieme.
Ne de la turba schernitrice siede
Ne la profana e pestilente fede.
Ma’l sol diletto, che gli stempra’l core
In sacra gioia, è la Legge divina:
E la mente devota, a tutte l’hore,
Di notte, e giorno, a meditarla inchina:
A penetrar ne l’alto sentimento,
A di pio zelo ad osservarla intento.
Quindi egli fie simil’ ad un frondoso
Arbor, che posto in su le fresche rive
D’acque correnti, serge prosperoso:
Che’n sua stagion largheggia in frutti, e vive
Serba le foglie: e del rotato cielo
Non teme il variar’ in caldo, o gelo.
E così d’esso havran l’opre, e l’imprese,
Di venturoso fin bella corona.
Agli empi queste sien grazie contese,
Con che’l Signor i giusti guiderdona.
Anzi fuscel, che’l vento caccia e volve,
Rassembreran, e lieve pula, e polve.
E per ciò non havran d’alzar la fronte,
Nel giudizioso final, cor, ne baldanza:
Ne d’apparir di colpe carchi , e d’onte,
Fra la beata giusta radunanza.
Che de’ buoni il Signor la via gradisce
Ma degli empi l’oprar con lor perisce.
P.S. Grazie a Marco Scammacca che ha fatto risorgere in me il desiderio di riprendere tra le mani questo bellissimo libro.