Leonardo De Chirico ha scritto un breve articolo che potete leggere qui, su Loci Communes a commento della dichiarazione Fiducia Supplicans rilasciata il 18/12/2023 dalla Congregazione per la dottrina della fede con l’approvazione di papa Francesco.
Nell’articolo si ripercorre la traiettoria, piuttosto contorta ma in fondo abbastanza ovvia, iniziata dal cattolicesimo bergogliano nel 2013 con la dichiarazione “Chi sono io per giudicare?” e che, pur guardandosi bene dal dichiarare le unioni omosessuali come “matrimonio”, giunge alla piena giustificazione della pratica dell’omosessualità.
Vorrei essere chiaro: se ci atteniamo alla definizione biblica di “peccato” (che è la mancanza di conformità alla legge di Dio o la sua trasgressione, si veda 1 Gv. 3:4) la pratica omosessuale è peccato tanto quanto lo è l’adulterio, ovvero qualunque relazione (e perfino la concupiscenza) sessuale tra due persone (anche di sesso opposto) che non sono unite in un patto matrimoniale. E il peccato, in qualunque sua forma non può essere benedetto da Dio.
Mi stupisce il fatto che perfino un falso profeta come Balaam, un uomo che, pur avendo una certa conoscenza di Dio, amava il denaro e gli onori del mondo più di quanto fosse attaccato alla verità, sapesse bene che non è possibile maledire ciò che Dio aveva determinato di benedire (la sua storia potete leggerla in Numeri 22-24), mentre uomini che hanno il vantaggio di vivere in un’epoca molto più avanzata della storia della redenzione non comprendono che è altrettanto impossibile invocare la benedizione di Dio su ciò che egli non ha benedetto, poiché è contrario alla sua legge.
L’articolo di De Chirico si conclude, giustamente, con un appello agli evangelici affinché non cadano nel mortale ”abbraccio bergogliano”. Io mi permetto di estenderlo a tutti “i cattolici di buona volontà” affinché comprendano, una volta per tutte, che, com’è già accaduto nel Protestantesimo storico, la deriva liberal della loro confessione religiosa non si concluderà certo qui e che, se hanno a cuore davvero la salvezza della loro anima, bisogna che rigettino l’autorità papale e si pongano sotto quella della Scrittura poiché in essa Cristo ci parla in modo chiaro e sufficiente affinché crediamo all’Evangelo per essere perdonati e santificati.
Recentemente abbiamo parlato di “Fede vera e falsa” e di “Cristianesimo e liberalismo” nella conferenza tenuta presso i locali della Chiesa Cristiana Evangelica “Sola grazia” di Caltanissetta tra l’8 e il 10 dicembre. Potete ascoltare i messaggi qui (da Youtube) e qui (da Sermonaudio)