Cari fratelli e sorelle della Chiesa “Sola grazia” di Caltanissetta,
avendo riflettuto e considerato alla presenza del Signore su cosa predicare dopo aver concluso le serie su Genesi 1-11 e del libro di Neemia, ho preso in considerazione varie possibilità.
– La vita di Abramo (da Genesi 11:24 in poi)
– Il Vangelo di Giovanni
– Una serie “panoramica” su tutta la Bibbia (dalla Genesi all’Apocalisse) con un sermone per ogni libro.
– Il “Sermone sul monte” di Gesù (Matteo 5-7)
Mi sono anche chiesto se fosse il caso di iniziare una nuova serie proprio a luglio, quando un po’ tutti siamo piuttosto distratti e inclini a essere meno presenti e attenti. Così ho fatto alcune considerazioni che condivido con voi, che siete la mia famiglia.
1. La prima risposta che mi sono dato riguarda proprio questa ultima questione ed è stata: «Non devono mai essere i tempi e i momenti a condizionare l’azione pastorale e d’insegnamento perché la parola di Dio deve essere predicata “a tempo e fuor di tempo” (εὐκαίρως ἀκαίρως lett. nel tempo buono e in assenza di tempo)» Quindi, nello sforzo di essere fedele al mio ministero per voi e a voi stessi, come a persone che devono essere istruite nel bene, seppure ci troviamo in un tempo di “vacanza” e in cui è inevitabile una certa riduzione nella frequenza dell’insegnamento, non intendo abbassarne il livello e il tenore. L’unico tempo che possiamo vivere davvero è il presente, è nel presente che possiamo e dobbiamo dare il massimo mentre il futuro non ci appartiene. Continuerò quindi a sforzarmi di porgervi ciò che può sostenere le anime vostre adesso, mentre ne avete bisogno, chiedendovi di accoglierlo con premura e di utilizzarlo per il vostro bene. Spesso i nostri progressi sono lenti e non otteniamo benefici spirituali né per mancanza di quantità né per difetto di qualità, ma perché non utilizziamo coscienziosamente quanto ci viene provveduto da Dio e dai suoi ministri. Ricordatelo: nessuna benedizione divina è ottenuta in modo automatico!
2. Completerò lo studio su T.I.G.R.E. e poi ci fermeremo fino alla fine di agosto. Alla ripresa comincerò la serie sul “panorama biblico” studiando la Bibbia libro per libro secondo il metodo della teologia biblica e seguendo i grandi temi di tutta la Scrittura. (Questo si continuerà a fare il venerdì su Zoom).
3. Per l’esposizione del Vangelo di Giovanni dovrete aspettare. Se Dio mi concederà vita, salute e grazia, lo farò non prima del 2023.
4. Vorrei predicare i sermoni biografici sulla vita di Abraamo nei culti serali della domenica. Anche questi a cominciare da settembre in poi.
5. Infine, per esclusione, avrete già compreso che da domenica prossima comincerò una serie sul “Sermone sul monte”, ovvero una esposizione dei capitoli 5, 6 e 7 del Vangelo secondo Matteo. Ho predicato all’inizio del mio ministero questa porzione e, poi, in altre occasioni ho esposto “le beatitudini”, ma sento l’esigenza di parlare diffusamente e in modo preciso e sistematico di questa meravigliosa porzione della Scrittura poiché mi pare che in questo momento ne abbiamo particolarmente bisogno. Uso la prima persona plurale per intendere letteralmente IO e VOI. Qualcuno dirà che questa è una porzione dove si trovano le basi della vita cristiana e che sono cose risapute, io dico che qui vi troviamo l’essenza, il significato e tutto ciò che è necessario conoscere e praticare in quanto cittadini del regno di Dio. Mi pare che, dopo gli scombussolamenti prodotti dagli effetti della pandemia (dalla quale, sia chiaro, non ne siamo usciti indenni), sia necessario rifocalizzare la nostra attenzione su ciò che è primario, essenziale e durevole.
Vi chiedo, quindi, di pregare per me poiché – ve lo ricordo – la mia buona salute spirituale e il mio impegno non possono che esservi di giovamento. Quindi, per amore della vostra stessa anima, supplicate il Signore affinché egli tenga la sua mano sul suo servo e che questi possa esserne toccato sentendone il peso, confortato come da una carezza e custodito per il sostegno che dona.
Come preparazione al primo sermone che ascolterete domenica prossima vorrei proporvi di impiegare del tempo per cercare le risposte a queste domande:
– Cosa significa per me il Sermone sul Monte?
– Matteo 5, 6 e 7 ha una qualche rilevanza nella mia vita quotidiana?
– Definirei questa porzione dell’insegnamento del Signore Gesù Cristo maggiormente come “un ideale di vita”, “una regola di vita”, “una promessa”, “un comandamento”?
– Quale posto occupa nel mio pensiero, nella mia visione del mondo, nel modo in cui mi relaziono a Dio, al prossimo, alla fede riguardo al presente e al futuro?
Non desidero che mi inviate le vostre risposte, ma che vi poniate delle domande e che cerchiate di rispondere (magari per iscritto) prima che cominci la serie, in modo tale che, alla sua conclusione possiate riconsiderarle e vedere se c’è stato o meno qualche progresso.
Vi auguro una buona giornata e una buona estate.
Vostro, in Cristo,
Nazzareno Ulfo