Affinché non avvenga… che il tuo cuore si insuperbisca e tu dimentichi il Signore (Deut. 8:14)
Dimenticare il Signore… com’è possibile?
Israele, al quale queste parole furono inizialmente rivolte, correva questo rischio.
Lo correva sebbene avesse avuto esperienze oggettive e testimonianze fisiche della presenza e della potenza di Dio e ne avesse sperimentato, per quarant’anni nel deserto, la provvidenza e l’aiuto.
Una tale terribile possibilità non era affatto remota… e, infatti, si verificò puntualmente.
Ma non voglio dire molto sul tema dello sviamento e dell’apostasia, se non, come fa questo testo, puntualizzare ed evidenziare alcune delle sue cause.
La memoria è una facoltà della nostra mente, ma non è semplicemente un’attività biologica, essa è profondamente connessa con lo stato della nostra anima e con la nostra condizione spirituale.
Noi non ricordiamo o dimentichiamo solo a causa delle attività chimiche ed elettriche del nostro cervello, noi ricordiamo e dimentichiamo anche a causa del nostro stato e della nostra condizione spirituale. Un cuore superbo e orgoglioso dimentica i favori e gli atti di Dio nei suoi confronti.
Allo stesso modo, un cuore umile e devoto ricorda “tutti i suoi benefici”, a cominciare dal perdono delle colpe fino alla guarigione dalle infermità (che attribuisce sempre all’azione divina, in qualunque modo esse siano avvenute) ed è riconoscente per l’abbondanza di beni e compassioni ricevuti anche nella sfera materiale. (Cfr. Sal. 103).
Ci avevate mai pensato che la “memoria corta” può essere sintomo di un cuore malvagio, incredulo e orgoglioso?
«Ricordatevi di me», ha detto il Signore Gesù ai suoi discepoli. Avrebbero mai potuto dimenticare i tre anni e più trascorsi con lui? I suoi miracoli? I suoi insegnamenti? Il suo esempio? Sì, avrebbero potuto, e per questo glielo disse e istituì la cena del Signore!
«Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, della stirpe di Davide, secondo il mio Vangelo», intimò l’apostolo Paolo a Timoteo (2 Tim. 2:8). Avrebbe potuto, un pastore, dimenticarsi di Gesù Cristo? Sì, avrebbe potuto dimenticarsene e fare naufragio quanto alla fede! Ne ho visti tanti fare quella fine.
Forse qualcuno dei lettori di questo post deve tornare a sentire le medesime esortazioni, magari insieme a quella di Neemia, che chiamava tutti alla battaglia: «Ricordatevi del Signore, grande e tremendo. Combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e figlie, per le vostre mogli e le vostre case» (Ne. 4:14).
Se foste tentati a dimenticarvene per voi… ricordatevene per le persone che amate e che servite… uscite fuori da voi stessi, siate umili e non dimenticherete!
Gloria a Dio ,,,come potrei dimenticare tutti i benefici che il Signore opera ogni giorno in me e nella mia casa