«Un po’ di filosofia inclina la mente dell’uomo verso l’ateismo, ma la profondità in filosofia porta le menti degli uomini verso la religione» (Francesco Bacone 1561-1626).
Mi sono imbattuto in questa frase leggendo un libro che discute di “fede e scienza”. Avendone controllato la fonte, ho voluto riflettere sulla questione che mi è apparsa fin da subito come una semplice e cristallina verità.
Alcuni ritengono che il peggior nemico della fede sia la conoscenza e che, una buona strategia per conservare la “pura e semplice devozione popolare” (ovviamente attuata da persone che perseguono “il fin di bene”!), sia quella di tenere la gente nell’ignoranza o, al massimo in una penombra in cui “si vedono gli uomini e sembrano alberi che camminano” (Cfr. Mc. 8:24).
I miei amici protestanti penseranno subito che io mi stia riferendo all’oscurantismo del cattolicesimo romano che, per secoli, volle tenere nascoste le Scritture al popolo e che, quando le concesse, si è ben curato di costringere la loro interpretazione nella camicia di forza di una tradizione considerata l’unica valida e corretta. È vero, ci sono anche loro… ma, nel leggere quella frase, nella mia mente è sorto un altro ricordo. Qualcosa che mi accadde il 12 di marzo del 1998, a Roma, in una stanza di una chiesa evangelica, quando un pastore che era stato uno dei miei professori presso la scuola biblica che avevo frequentato dal 1988 al ‘92, mostrandosi molto arrabbiato e deluso per la posizione teologica che avevo assunto e che gli avevo espresso, mi disse: «La colpa delle tue idee è tutta nostra, avremmo dovuto lasciarvi nell’ignoranza». Quello fu uno dei momenti più illuminanti della mia vita!
Tenere i popoli nell’ignoranza è il primo e il più semplice degli stratagemmi utilizzato da chi vuole dominare su di essi e, quando questa politica non può più essere praticata – perché i tempi cambiano, perché la conoscenza cresce e viene diffusa, perché le persone si emancipano – bisogna trovare dei nuovi modi per neutralizzare la capacità di conoscere e impedire che il pensiero si approfondisca e che si affranchi dalle leggende e dalle narrazioni che fa comodo diffondere.
Le vie che possono essere seguite sono tante. La più efficace è quella di intorbidare le acque con «un po’ di filosofia» (ma si potrebbe dire anche: un po’ di scienza, un po’ di letteratura, un po’ di religione, un po’ di tutto…) tutto ciò che generi una certa confusione e disorientamento può giovare benissimo allo scopo1.
Questo è uno dei mali del nostro tempo. La condizione dello studente medio, del cristiano medio (anche evangelico… anzi, soprattutto “evangelico”!) e del cittadino medio è quella di persone che pensano di sapere, ma in realtà sanno poco o nulla. E a chi deve essere attribuita la colpa di questo stato di cose? Senza andare troppo lontano: a chi oggi ha la responsabilità di istruire: insegnanti (che non insegnano perché non sanno insegnare, non vogliono insegnare o non sono messi in condizione di potere insegnare) e ai ministri delle chiese e ai predicatori (che non ministrano – letteralmente “non servono”! – e che non predicano perché non sanno, non vogliono o non sono messi in condizione di poterlo fare).
Non mi meraviglio che l’ateismo (quello pratico, più che quello ideologico) sia la condizione più diffusa della nostra epoca superficiale, autocompiacente e profondamente confusa!
____________
1 In effetti questo stato di “confusione” si può ottenere anche inondando le persone di una enorme quantità di informazioni, a condizione di non fornire loro gli strumenti necessari per sistematizzarle, organizzarle e verificarle… ma questa è un’altra storia!
Per molto tempo,,nella chiesa evangelica che ho frequentato,non ho trovato quello che insegna la Scrittura,,,,e molti perché restavano senza risposta .Ora finalmente i miei perché hanno trovato le risposte .Grazie Pastore Ulfo
Matteo 23:13
Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.
Non c’è nulla di nuovo sotto il sole.