«Il giusto è salvato dalla tribolazione, e l’empio ne prende il posto.» Proverbi 11:8
Il contenuto di questo versetto ha abbondanti illustrazioni nella storia biblica in cui molte volte possiamo osservare che le trame degli empi non solo vengono sventate, ma che essi stessi vengono sepolti nelle fosse che avevano scavato per persone innocenti e più giuste di loro.
Così Faraone e il suo esercito, usciti per distruggere Israele, trovano la morte nel Mar Rosso e la tribolazione che avrebbero voluto ingiustamente infliggere al popolo di Dio, diviene la loro stessa condanna.
Gli amici di Daniele vengono liberati dalla fornace ardente e le fiamme che avrebbero dovuto consumarli bruciano quelli che li gettano nella fornace arroventata sette volte più del solito.
Lo stesso Daniele passa la notte incolume nella fossa, in compagnia dei leoni che, invece, al mattino sbranano quelli che avevano tramato contro di lui.
L’empio Aman viene impiccato proprio sulla forca che aveva fatto erigere per il giusto Mardocheo.
Questi episodi confermano che Dio è capace e sufficientemente potente da sovvertire i piani dei malvagi facendo rivoltare contro di loro la spada che brandivano verso i suoi eletti. Sì, Dio è potente da farlo e, molte volte lo ha fatto!
Ma la grandezza del nostro Dio, che deve portarci ad adorarlo con timore e a stare al suo cospetto con tremore, sta nel fatto che riconosciamo con serenità la sua sovrana volontà e che ci sottomettiamo con fiducia ad essa, anche quando si rivela diversa da quanto è detto in questo versetto.
Nella stessa Bibbia, infatti, troviamo spesso che il giusto soccombe per mano dell’empio. A cominciare da Abele, ucciso dal proprio fratello Caino, di Nabot perito a causa dell’invidia di Acab, della cattiveria di Izebel e della falsa testimonianza di uomini scellerati, di Stefano e di Giacomo di cui è detto in Atti e di una miriade di altri martiri, alcuni rimasti senza nome ma menzionati dallo scrittore agli Ebrei (Eb. 11:35-30). E che dire poi di tutte le vittime della crudele Inquisizione cattolico romana?
Infine, come se tutto ciò non bastasse, e questo deve farci esultare mentre ci umiliamo ancora più profondamente al cospetto del Creatore e Signore dell’universo, bisogna riconoscere che la nostra felicità odierna ed eterna dipende dal fatto che Dio, in un giorno che allo stesso tempo è stato il più triste, oscuro e felice e luminoso per l’umanità, ha del tutto capovolto il contenuto di questo versetto.
Infatti, sul Golgota, il Signore Gesù Cristo, il Santo e il Giusto ha preso il posto dell’empio e, portando nel suo corpo la maledizione del peccato e morendo al posto dei peccatori che credono in lui, li ha liberati dalla più grande ed eterna tribolazione: quella del giudizio e del fuoco eterno dell’inferno.
Di questa sorprendente sostituzione possiamo leggere in Isaia 53:5, 6, 12; Giovanni 1:29; Romani 4:25; 2 Corinzi 5:21; Galati 3:13; Ebrei 9:28; 1 Pietro 2:24; 3:18.
La colpa e il peccato degli ingiusti è stato imputato o “messo in contro” a Cristo e gli ingiusti hanno ricevuto in cambio la sua giustizia e santità.
Non può esistere amore più grande di questo.
Adora, anima mia, il tuo Redentore!